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STORIA | MISSION

Storia

Costituita con atto pubblico il 27 gennaio 2004, la Fondazione Sabir nasce dall’adesione appassionata di professionisti, docenti universitari, imprenditori che hanno riconosciuto nel progetto fondativo – concepito e voluto dal presidente, l’avvocato Carmine Caprì – un ingaggio coerente con l’impegno espresso nella loro fattiva quotidianità professionale e sociale, sul territorio isolano e non solo.

Queste differenti esperienze umane – attive e rigorose nella pratica forense, nella ricerca scientifica ed umanistica, nella concreta gestione di attività professionali ed imprenditoriali – si sono incontrate a Palermo per siglare la nascita ufficiale della Fondazione, contribuendo in termini propositivi e dialettici ad elaborarne ed argomentarne il programma di lavoro.

Gli organi della Fondazione sono:

il Presidente
il Consiglio di Amministrazione
il Segretario
il Tesoriere
il Collegio dei Revisori dei Conti
il Collegio dei Probiviri

Atto costitutivo e statuto

Organi statutari

Organi direttivi

Mission

Articolo 4. – Scopo e attività: La Fondazione non ha scopo di lucro, persegue unicamente finalità di pubblica utilità e di solidarietà sociale […].

  • La Fondazione si propone di sviluppare la dimensione sociale della cultura, dell’economia, della politica e dei valori etici espressi dalla storia e dalla vita della popolazione siciliana […].
  • La Fondazione è uno strumento di riflessione pubblica, al fine di alimentare la discussione sui principali nodi della innovazione culturale, economica e politica in ambito regionale e nazionale.
  • È una istituzione di ricerca, al fine di promuovere studi ed approfondimenti capaci di alimentare la produzione di idee […].
  • È una istituzione di formazione, per promuovere e favorire l’aggregazione di professionalità e competenze […].

 

Dallo Statuto della Fondazione Sabir

La Fondazione si propone quale strumento di collegamento tra la società civile, il mondo della cultura e della politica e le istituzioni, per:

  • Alimentare la produzione di idee, creare sinergie che fecondino e sollecitino idee di sviluppo;
  • Instillare il dubbio, dirimerlo e moltiplicarlo;
  • Sollecitare la riflessione;
  • Recuperare radici ed esperienze di una terra di confine, un confine sul quale il mondo non finisce, ma dove popoli e mondi distinti e lontani si sono nel tempo incontrati e continuano a conoscersi incontrandosi.
  • Per conseguire i propri scopi istituzionali, la Fondazione svolge, fra l’altro, attività di documentazione, ricerca, studio e orientamneto sui contenuti etici, culturali, economici e politici della vita collettiva, promuovendo ed organizzando incontri e dibattiti, attuando e sovvenzionando iniziative editoriali, seminari, mostre […].

Puntando sulle alte competenze che già al suo esordio ha saputo riunire, offrendosi come cornice di ulteriori incontri e sinergie, la Fondazione opera come strumento di libera e laboriosa riflessione, senza astrazioni né troppo facili vaghezze e superficialità, saldando il proprio agire ad una finalità coesiva: la pubblica utilità, da svelare e segnalare nelle sue configurazioni generali, come nelle sue più locali e circoscritte fattezze.

Esemplare di questo approccio è l’accertamento, che la Fondazione si avvia a compiere, delle aree tematiche di nodale interesse per la collettività siciliana nel suo complesso, ciascuna delle quali sarà ancorata alle singole dimensioni locali isolane, a quei distretti provinciali che, per specificità e vocazione, ne risultano naturali destinatari, tessuto fertile di confronto e dialettica. In questi laboratori provinciali si terranno esperimenti e “prove tecniche di sviluppo”, procedendo dal ribaltamento delle valutazioni obsolete e congegnando alternative idee di sviluppo. Si tratta di ambiti tematici che non prevedono mere concettualizzazioni, ma che riguardano il quotidiano più spicciolo della collettività e del singolo:la più delicata delle dimensioni sociali, mai trascurabile e da tutelare.

Nell’approfondimento – centrato sul microcosmo locale – di tematiche articolate e mobili come quelle segnalate, la Fondazione Sabir punterà a qualificarsi come un inedito centro di sinergie, catalizzatore di quegli esempi di eccellenza intellettuale e professionale che troppo raramente riescono a dialogare e confrontarsi su stringenti questioni di sviluppo.