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LA FONDAZIONE

SABIR, perché ...

Impiegata fino al XIX secolo, nata nel tardo Medioevo in un Mediterraneo linguisticamente solcato da Greci, Turchi e Repubbliche Marinare, la lingua sabir discende dalle esigenze espressive di mercanti, crociati, conquistatori, schiavi che nella storia mediterranea si incontrarono. 

Nel sabir confluiscono linguaggi neolatini ed arabi producendo un gergo policromo ed elastico, declinato da una grammatica essenziale e temperata.
 Nel solco simbolico di questa esperienza di incontro mediterraneo, la Fondazione Sabir si propone 
di coniare e veicolare:

una grammatica condivisa e condivisibile per favorire l’aggregazione di professionalità e competenze;

un linguaggio comune di confronto e scambio per la società civile, le istituzioni, la politica,
il mondo della cultura;

un codice spontaneo ed ardito al contempo per sviluppare e sollecitare la dimensione sociale della cultura, della politica, dell’economia;

un idioma di ricerca libero e rigoroso, di analisi, studio, orientamento su contenuti etici, culturali, economici e politici della vita collettiva;

una lingua di formazione e informazione, strumento per dar voce a talenti emergenti.